Dei libri letti lo scorso anno – dodici mesi poverissimi di ozio e di ventitré libri, di rarissimi momenti d'emozione, ma ricchissimi di speranze sempre deluse - la scoperta più importante l'ho trovata in Bonaviri. Tra alti e bassi, le sue pagine mi hanno affascinato, ma non sempre convinto totalmente. Il vicolo blu, invece, una rivelazione. Poesia, immaginazione, realismo, stile: uno dei tanti esempi di grande scrittura siciliana. E poi, il libro riletto, il più bello dell’anno: Uno, nessuno e centomila. Era prevedibile…
Comunque, ecco il podio:
1.
Uno, nessuno e centomila
2.
Il vicolo blu
3.
Il funesto demiurgo
Tra libri irritanti e fastidiosi (e quest’anno ne ho letti diversi), il
Diario di un parroco di campagna di Bernanos. Non un cattivo romanzo, ma vecchio, lamentoso e a tratti maleodorante di falsità.
Pirandello non può non prenderti. Bonaviri (ho letto "L'infinito lunare") ha alti e bassi. Bernanos in quanto a fede è quello che è, ma come scrittore in assoluto non è mica male. Ho letto il "Diario" nel 1966 alcuni mesi dopo essere uscito dal seminario, e, forse per questo, allora non mi stancò o irritò particolarmente. Più difficile da seguire mi fu "I grandi cimiteri sotto la luna", forse per il suo impegno politico-sociale.
RispondiEliminaIl commento è di Enzo Garofalo
EliminaCiao, grande amico! :-)
EliminaGrazie Enzo! Sei sempre molto attento.
RispondiEliminaUn carissimo saluto