Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

29 giu 2012

Sonetti d'amore - William Shakespeare (Poesia - 1609)


"Il mio occhio e il mio cuore sono in guerra mortale/ su come dividersi la conquista della tua visione:/ l'occhio vorrebbe sbarrare al cuore la tua immagine,/ il cuore all'occhio la libertà di quel diritto./ Il cuore afferma che tu dimori in lui,/ scrigno mai violato da occhi cristallini,/ ma il convenuto nega un simile argomento,/ dicendo che il tuo bell'aspetto in lui dimora". 

In questi ultimi anni la mia indifferenza verso la poesia e verso i poeti è stata considerevole; basta scorrere i titoli dei libri che ho avuto tra le mani e notare quanti libri di poesia ho letto… Si contano sulle dita di una sola mano i poeti di cui ho veramente stima. I 'Sonetti' di Shakespeare, letti una volta più di un decennio fa, paragonati alla qualità sublime della sua produzione teatrale, mi apparvero ben poca cosa, sebbene qua e là qualche guizzo di genio si manifestasse e brillasse al pari di un dialogo di tragedia. E riletti, oggi, è mutato il mio parere, la mia indifferenza? Direi di no…
In questa edizione, una corposa antologia dei sonetti più belli, l'introduzione parte da dieci parole chiave per cercare di cogliere aspetti biografici preziosi e per capire meglio la composizione dei versi. E non mancano aneddoti e curiosità interessanti, seppur scarni e poco esaustivi.
L’amore è il protagonista assoluto dei versi shakespeariani, declinato in tutte le sue forme: l’amore platonico, l’amore bisessuale, l’ossessivo amore filiale, l’amore crudele, l’amore infedele, che si dividono tra i protagonisti dei versi: un misterioso e bellissimo giovane e un'oscura dark lady. Ma l’amore non è l’unico tema dominante. Il desiderio di bellezza, l’odio profondo contro la corruzione del tempo, la paura di quest’ultimo perché corrompe i corpi, la bellezza e affievolisce l'amore, colorano e imbellettano i sonetti e tratteggiano anche, se vogliamo essere sprezzanti, un poeta frivolo, legato al presente e alla bellezza materiale. Eppure non è del tutto così capriccioso e superficiale quanto sembra. La paura dello scorrere imperturbabile del tempo, infatti, può essere sconfitta. Dalle parole, dalla poesia, dall'arte; ecco vibrare il genio…

Ad ogni buon conto, otto volte grazie.

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